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Richiesta di accesso ai documenti: modello ed esempio

Istanza di accesso agli atti
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Richiesta di accesso agli atti, Domanda di accesso agli atti amministrativi, Istanza di accesso agli atti amministrativi
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Richiesta di accesso ai documenti: modello ed esempio
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Istanza di accesso agli atti
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Hai mai avuto bisogno di consultare documenti detenuti da un ente pubblico, come pratiche edilizie, verbali o concessioni? L’istanza di accesso agli atti è lo strumento previsto dalla legge per permetterti di ottenere tali documenti in modo trasparente e legittimo.

Si tratta di una procedura semplice ma formale, utile a cittadini, professionisti e imprese che desiderano verificare decisioni amministrative o difendere un proprio diritto.

In questo articolo vedremo cos’è un’istanza di accesso agli atti, quando serve, come redigerla e cosa deve contenere, con un modello scaricabile e consigli pratici per non commettere errori.

Table of Contents

Cos’è un’istanza di accesso agli atti

L’istanza di accesso agli atti è una richiesta formale rivolta a una Pubblica Amministrazione per visionare o ottenere copia di documenti amministrativi. Questo diritto, riconosciuto dalla Legge n. 241/1990 e dal D.Lgs. n. 33/2013, permette a chiunque abbia un interesse concreto e attuale di verificare l’operato degli enti pubblici.

È uno strumento fondamentale di trasparenza amministrativa: grazie ad esso, cittadini e imprese possono comprendere le motivazioni di un provvedimento, accertare la correttezza di un procedimento o raccogliere prove per la tutela dei propri diritti.

L’amministrazione ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni dalla presentazione, salvo proroghe motivate.

Quando serve un’istanza di accesso agli atti

1. Partecipazione a concorsi pubblici

Quando partecipi a un concorso puoi chiedere copia dei tuoi elaborati, dei criteri di correzione, dei punteggi e dei verbali di commissione. Specifica sempre il bando, il profilo e la data della prova per rendere individuabili gli atti; se chiedi documenti riferiti ad altri candidati, l’amministrazione dovrà avvisare i controinteressati e potresti ricevere versioni oscurate dei dati personali. 

Ricorda che l’accesso serve a verificare la correttezza della procedura e, se necessario, a valutare un ricorso: perciò richiedi anche la “griglia” di valutazione e le note della commissione, utili a capire dove hai perso punti. Se l’ente nega l’accesso, motiva un’istanza di riesame sottolineando l’interesse diretto e l’impatto della decisione sulla tua posizione in graduatoria.

2. Pratiche edilizie e urbanistiche

Per lavori o ristrutturazioni puoi visionare titoli abilitativi (CILA, SCIA, permesso di costruire), tavole grafiche, pareri e agibilità. Indica foglio, particella e indirizzo dell’immobile; se non li conosci allega planimetrie o estratti catastali per facilitare la ricerca. Aspettati il coinvolgimento dei proprietari come controinteressati: l’ufficio potrà oscurare dati sensibili ma non può negare ciò che serve a verificare la legittimità delle opere. 

Chiedi copie conformi se devi usarle in giudizio e verifica eventuali vincoli (paesaggistici o storici) che giustificano pareri di soprintendenze. Una richiesta ben presentata ti aiuterà a comprendere se esistono abusi, difformità o condizioni che incidono sul tuo diritto di veduta, luce o distanze.

3. Procedimenti amministrativi pendenti

Se stai prendendo parte a un procedimento (autorizzazioni, licenze, sanzioni), l’accesso ti permetterà di visualizzare l’intero fascicolo: istanze, pareri, note interne, comunicazioni e documenti integrativi. Richiedi la “visione e estrazione di copia” indicando il numero di protocollo del procedimento e chiedi di essere convocato per consultazione se serve urgenza. 

La conoscenza degli atti consente di presentare istanze e documenti entro i termini, correggere eventuali fraintendimenti dell’ufficio e chiedere la sospensione dei termini se non ti sono stati messi a disposizione elementi essenziali. Se ricevi un preavviso di rigetto, usa l’accesso per individuare le ragioni ostative e confutarle puntualmente prima del provvedimento finale.

4. Contenziosi e ricorsi

Quando devi tutelarti in sede amministrativa o giudiziale, l’accesso di tipo “difensivo” è particolarmente ampio purché dimostri la stretta necessità dei documenti ai fini di difesa. Nella richiesta indica il procedimento o il giudizio (pendente o da instaurare), spiega il nesso tra gli atti richiesti e le censure che intendi formulare e, se agisci tramite avvocato, allega delega. 

L’amministrazione può oscurare dati non pertinenti ma non può negare ciò che risulta indispensabile alla difesa. Richiedi preferibilmente copie conformi e, se ti serve rapidità, domanda la trasmissione digitale via PEC. In caso di diniego, valuta l’istanza di riesame o il ricorso al giudice competente, evidenziando l’irragionevolezza del rifiuto rispetto al diritto di difesa.

5. Accesso civico generalizzato

Se vuoi verificare l’operato della PA anche senza un interesse personale, puoi utilizzare l’accesso civico generalizzato per ottenere dati, documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria. Formula richieste chiare e proporzionate: domande troppo estese o esplorative rischiano il rigetto per “carico irragionevole”. L’ente bilancerà trasparenza e tutela di interessi pubblici o privati (sicurezza, segreto d’ufficio, dati personali); spesso riceverai documenti con oscuramenti mirati. 

In caso di diniego, ritardo o risposta parziale, puoi chiedere riesame al responsabile anticorruzione e, successivamente, rivolgerti al Difensore civico o all’autorità competente, motivando perché l’ostensione non lede interessi protetti e favorisce il controllo diffuso.

Come fare una richiesta di accesso agli atti

Redigere una richiesta efficace richiede chiarezza e precisione. Segui questi passaggi per assicurarti che la tua istanza venga accolta senza ritardi:

1. Identifica l’ente pubblico

Oltre a chiarire il detentore degli atti, individua anche l’ufficio competente (es. Protocollo, URP, Trasparenza, Edilizia privata). Verifica sul sito istituzionale eventuali moduli dedicati e recapiti PEC: alcune amministrazioni richiedono l’invio a caselle specifiche. Se il documento nasce da un procedimento multi-ente (ad es. pareri di soprintendenza), mappa tutti i soggetti coinvolti: potresti dover presentare istanze distinte. Se hai dubbi, invia una richiesta di chiarimenti all’URP per evitare rigetti per non competenza.

2. Specifica i documenti richiesti

Definisci il perimetro con riferimenti puntuali: numero di protocollo (se noto), oggetto, date o intervallo temporale, fascicolo/procedimento e, per immobili, foglio e particella. Indica anche forma (solo visione o estrazione di copia; semplice o conforme) e formato preferito (digitale, scansione). Riduci le richieste “esplorative”: prediligi set circoscritti (ad es. “verbali della seduta del 12/09” anziché “tutti i verbali dell’anno”). Se gli atti contengono dati di terzi, attenditi una comunicazione ai controinteressati e possibili oscuramenti mirati, senza pregiudicare le parti essenziali.

Consiglio dell’esperto:

Se gli atti coinvolgono dati di terzi, richiedi fin da subito oscuramenti mirati (ad es. recapiti, codici fiscali) ma insisti sul rilascio delle parti essenziali ai fini dell’accesso. Anticipa i tempi: dichiara di accettare l’eventuale differimento necessario per l’avviso ai controinteressati. Così eviterai rigetti pretestuosi e dimostrerai proporzionalità.

3. Motiva la richiesta

Collega la domanda a un interesse diretto, concreto e attuale (partecipazione a procedimento, tutela in giudizio, verifica di un provvedimento). Spiega il nesso di necessità tra gli atti e la finalità: questo ridurrà i dinieghi e accelererà l’istruttoria. Se agisci in difesa (anche potenziale), evidenzia perché i documenti sono indispensabili a formulare osservazioni o ricorsi. Per l’accesso civico generalizzato, chiarisci la finalità di controllo diffuso e la proporzionalità della richiesta. Evita motivazioni generiche o copie-incolla: poche righe mirate sono più efficaci e sostenibili in caso di riesame.

Consiglio dell’esperto:

Quando l’accesso ha finalità difensive, esplicita perché i documenti sono necessari (non solo utili) per esercitare il diritto di difesa e quali censure intendi verificare. Evita formule generiche: collega ogni atto richiesto a una precisa esigenza (ad es. “verificare i criteri di valutazione della prova X” o “accertare la legittimità del titolo edilizio Y”). Questo riduce i dinieghi e accelera l’istruttoria.

4. Allega i documenti necessari

Allega una copia chiara del documento d’identità; se rappresenti altre persone, allega delega/procura e documento del delegante. Per persone giuridiche, includi visura o poteri di firma; per i professionisti, il mandato. Se citi atti o PEC ricevute, allega gli estremi di protocollo: aiutano a rintracciare il fascicolo. Valuta una dichiarazione sostitutiva (art. 46–47) per attestare qualità o circostanze rilevanti. Ricorda di oscurare dati non necessari negli allegati (ad es. numeri non pertinenti) per buone prassi in materia di privacy.

5. Invia l’istanza correttamente

Scegli il canale previsto: PEC (preferibile, tracciata), raccomandata A/R o consegna a mano al protocollo. Nell’oggetto della PEC indica “Istanza di accesso agli atti – [oggetto/protocollo]” e richiedi espressamente il numero di protocollo in risposta. Specifica se desideri copia conforme, la modalità di ostensione (consultazione o invio digitale) e accetta eventuali costi di riproduzione prima dell’evasione. Tieni nota dei 30 giorni per la risposta; in caso di silenzio, prepara sollecito e, se serve, istanza di riesame. Con Legally.io puoi generare il file già strutturato per la PEC, con campi obbligatori, note sulla privacy e sezioni per controinteressati, riducendo errori formali.

Consiglio dell’esperto:

Indica se ti serve copia semplice o copia conforme e il formato preferito (digitale via PEC, consultazione in sede, eventuale estrazione a pagamento). Chiedi l’indicazione del numero di protocollo in risposta e conserva le ricevute. Se prevedi un ricorso, specifica che la copia deve essere idonea all’uso processuale per evitare duplicazioni di richieste.

Cosa deve contenere un’istanza di accesso agli atti

Un’istanza valida deve contenere tutti gli elementi essenziali previsti dalla normativa:

  • Dati anagrafici completi del richiedente, compresi recapiti e codice fiscale
  • Indicazione dell’ente destinatario e dell’ufficio competente
  • Oggetto dell’istanza, ovvero i documenti specifici richiesti
  • Motivazione dell’interesse diretto, concreto e attuale
  • Firma del richiedente e copia del documento d’identità
  • Modalità preferita di ricezione (consultazione in sede o copia digitale)

Un consiglio utile è quello di mantenere un tono formale ma comprensibile e assicurarsi che le informazioni siano precise e verificabili.

Consigli pratici per scrivere un’istanza di accesso agli atti

Scrivere un’istanza può sembrare semplice, ma piccoli dettagli possono fare la differenza tra una risposta positiva e un rigetto. Ecco alcune buone pratiche da seguire:

  • Evita le richieste troppo generiche: l’amministrazione non è tenuta a cercare documenti non chiaramente indicati.
  • Controlla la normativa specifica dell’ente: alcune amministrazioni hanno moduli o portali dedicati.
  • Rispetta i tempi: il termine per la risposta è di 30 giorni, ma puoi sollecitare se trascorso senza esito.
  • Conserva le ricevute: in caso di mancata risposta, potrai presentare ricorso al TAR o al Difensore Civico.
  • Utilizza strumenti digitali affidabili: con Legally.io potrai archiviare e aggiornare tutte le tue istanze in un’unica piattaforma, mantenendo tracciabilità e sicurezza dei dati.

Conclusioni

L’istanza di accesso agli atti è un diritto garantito a chiunque abbia un interesse legittimo nel conoscere l’operato della Pubblica Amministrazione.

Serve per ottenere trasparenza, tutelare i propri diritti e favorire un controllo civico efficace.

Una richiesta ben scritta deve essere chiara, motivata e completa di tutti gli allegati necessari.

Strumenti come Legally.io semplificano la compilazione, la gestione e l’invio della tua istanza, riducendo i tempi e gli errori procedurali.

Consiglio dell’esperto:

Annota la data di presentazione e programma un sollecito poco prima del trentesimo giorno. In caso di silenzio, prepara l’istanza di riesame al responsabile competente; se persiste il diniego o la risposta è parziale, valuta il ricorso all’autorità competente. Tieni pronta una versione sintetica della richiesta con gli estremi essenziali per velocizzare eventuali tutele successive.

Frequently Asked Questions

È obbligatorio presentare una richiesta di accesso agli atti?
Chi può presentare la richiesta di accesso agli atti?
Qual è la durata del procedimento?
Cosa fare dopo aver completato l’istanza?
Ci sono costi da sostenere?
Serve la notarizzazione della richiesta?
È necessario registrare l’istanza?
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