Che cos’è un attestato di servizio?
L’attestato di servizio, detto anche attestazione di servizio o certificato di servizio lavorativo, è una dichiarazione scritta rilasciata dal datore di lavoro in cui si certifica ufficialmente che una persona ha prestato attività lavorativa presso un’azienda o un ente.
Non ha valore economico diretto, ma è uno strumento di prova che descrive la posizione ricoperta, la durata del rapporto e le mansioni principali. Viene spesso confuso con altri documenti, ma a differenza della busta paga o del contratto di lavoro ha una funzione sintetica e certificativa.
Quando serve un attestato di servizio?
1. Mutui e finanziamenti
Le banche e gli istituti di credito richiedono frequentemente un attestato di servizio per mutuo come garanzia aggiuntiva sulla stabilità economica del richiedente. Non si limitano a verificare la capacità reddituale tramite buste paga o dichiarazioni dei redditi, ma vogliono anche un documento ufficiale che attesti la continuità del rapporto lavorativo e la tipologia di contratto (a tempo indeterminato, determinato, part-time). In questo modo riducono il rischio di insolvenza e possono decidere condizioni più favorevoli per il cliente.
Consiglio dell’esperto:
Se il documento serve per un mutuo, specifica durata del contratto (indeterminato/determinato con data fine), periodo di prova e regime orario. Se l’ente chiede informazioni retributive, inseriscile in un’allegazione separata: l’attestato rimane “pulito” e in linea con il principio di minimizzazione dei dati.
2. Procedure amministrative e concorsi pubblici
Nell’ambito pubblico, l’attestato di servizio è spesso richiesto per la partecipazione a concorsi o bandi, sia a livello locale che nazionale. Questo documento serve per dimostrare l’esperienza lavorativa maturata e per assegnare eventuali punteggi aggiuntivi nelle graduatorie. Inoltre, in alcune procedure amministrative può essere utilizzato per certificare periodi lavorativi da considerare ai fini pensionistici o previdenziali. La mancanza di questo certificato può comportare esclusioni o ritardi nella valutazione delle domande.
Consiglio dell’esperto:
Per concorsi e bandi indica chiaramente il CCNL, il livello e gli eventuali periodi utili al punteggio. Invia l’attestato su carta intestata via PEC dell’azienda o firma digitale qualificata: ciò accelera le verifiche e riduce il rischio di esclusioni per vizi formali.
3. Nuove assunzioni
Nel mercato del lavoro privato, sempre più aziende richiedono un certificato di servizio lavorativo ai candidati per verificare la veridicità delle esperienze professionali dichiarate. Oltre al curriculum e alle referenze, l’attestato rappresenta una fonte ufficiale e attendibile che conferma le mansioni svolte e la durata dell’impiego precedente. Questo riduce il rischio di dichiarazioni non veritiere e fornisce al nuovo datore di lavoro un quadro più completo del profilo professionale del candidato.
4. Ambito assicurativo e previdenziale
Un altro contesto in cui l’attestato di servizio riveste un ruolo centrale è quello previdenziale e assicurativo. In alcune pratiche, come la richiesta di indennità o la ricostruzione della posizione contributiva, è fondamentale dimostrare i periodi effettivamente lavorati. Anche in caso di controversie con enti previdenziali o assicurazioni, questo documento assume valore probatorio, rendendolo uno strumento essenziale per tutelare i diritti del lavoratore.
Come si redige un attestato di servizio?
1. Identificazione delle parti
Indica in modo completo i dati del dipendente (nome, cognome, codice fiscale, data di nascita) e del datore di lavoro (ragione sociale, sede legale, P.IVA/C.F., eventuale PEC e REA).
Se l’azienda ha più sedi, specifica l’unità organizzativa e la sede di assegnazione. Inserire il numero di matricola interno del dipendente facilita verifiche e corrispondenza documentale.
2. Descrizione del rapporto di lavoro
Riporta tipologia contrattuale (tempo indeterminato/determinato con date di inizio e fine; apprendistato; somministrazione), CCNL applicato, livello/qualifica, e il regime orario (full-time/part-time con percentuale).
Per rapporti in corso scrivi “attualmente in forza” con data di assunzione; per rapporti cessati indica data e causale di cessazione (ad es. dimissioni). Eventuali periodi di aspettativa, distacco o CIG vanno menzionati solo se rilevanti per lo scopo dell’attestazione.
Consiglio dell’esperto:
Usa date complete (gg/mm/aaaa) e formula “attualmente in forza dal…” per rapporti in corso. Se ci sono stati cambi di livello o trasformazioni (ad es. part-time→full-time), riportali in una riga cronologica: molti respingimenti derivano da progressioni di carriera non tracciate.
3. Mansioni e responsabilità
Descrivi in 1–2 frasi le mansioni prevalenti e, se utile, gli ambiti di responsabilità o la linea gerarchica (ad es. “risponde al Responsabile Operations”).
Evita elenchi prolissi: privilegia una sintesi concreta che rifletta l’effettiva posizione ricoperta e le competenze chiave maturate.
4. Finalità dell’attestazione (se nota)
Se il documento è richiesto per un mutuo, un concorso o una procedura assicurativa, aggiungi una riga dedicata che lo chiarisca (ad es. “Il presente attestato è rilasciato ai fini istruttori per pratica di mutuo”).
Questa nota aiuta l’ente ricevente a valutare subito la pertinenza delle informazioni.
5. Dichiarazione di veridicità e responsabilità
Inserisci una formula chiara che attesti la veridicità dei dati e la provenienza aziendale del documento.
È buona prassi indicare un referente (Ufficio HR) con recapiti per eventuali verifiche, migliorando l’affidabilità presso banche o PA.
6. Firma, timbro e formato
La firma deve essere apposta da un soggetto autorizzato (HR, legale rappresentante o delegato).
Per documenti digitali, usa firma digitale qualificata (PAdES/CAdES) e, se disponibile, carta intestata in PDF; per il cartaceo, aggiungi timbro aziendale. Evita scansioni illeggibili: la qualità formale incide sull’accettazione.
7. Dati da includere vs. dati da evitare
Includi solo ciò che serve: identità delle parti, date, qualifica, CCNL, orario, eventuale finalità.
Di norma non inserire retribuzione, dati sanitari o informazioni sensibili: non sono necessari e possono creare criticità privacy. Se l’ente richiede la RAL, fornisci un allegato separato o un’attestazione distinta.
8. Privacy e conservazione
Usa un modello che rispetti il principio di minimizzazione dei dati e conserva copia dell’attestato nel fascicolo del personale con tracciabilità di chi lo ha emesso.
Specifica, quando utile, che il documento non contiene dati eccedenti la finalità dichiarata, in modo da rassicurare il destinatario su un uso corretto delle informazioni.
Consiglio dell’esperto:
Limita i dati allo scopo dichiarato (ad es. istruttoria mutuo, concorso). Conserva copia nel fascicolo del personale con indicazione di chi ha emesso e quando; per invii digitali, preferisci PDF nativo firmato digitalmente (PAdES/CAdES) rispetto a scansioni, più deboli in termini di qualità e verificabilità.
9. Errori comuni da evitare
Date incoerenti con buste paga/lettere di assunzione, livello CCNL errato, causale di cessazione mancante, firma non autorizzata o documento privo di intestazione ufficiale sono cause tipiche di respingimento.
Rileggi sempre i dati anagrafici e verifica la denominazione sociale aggiornata (post fusioni o cambi sede).
10. Modello e compilazione guidata
Partire da un fac simile attestato di servizio in modello attestato Word o PDF riduce errori e tempi. Con Legally.io il flusso guidato impone campi obbligatori (date, CCNL, livello) e genera un attestato di servizio fac simile conforme, pronto per firma digitale o stampa, oltre a varianti adatte a mutui, concorsi e richieste assicurative.
Cosa deve contenere un attestato di servizio?
Un attestato di servizio deve includere elementi chiave che ne garantiscano la validità:
- Dati del dipendente: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale.
- Periodo di lavoro: date di assunzione e, se applicabile, di cessazione del rapporto.
- Ruolo e mansioni: posizione ricoperta e attività svolte.
- Dati del datore di lavoro: denominazione aziendale, sede, rappresentante legale.
- Clausola di veridicità: conferma della correttezza delle informazioni riportate.
Consigli pratici per scrivere un attestato di servizio
Per scrivere un documento chiaro ed efficace, segui questi consigli pratici:
- Usa un linguaggio semplice: evita tecnicismi non necessari.
- Indica sempre le date precise: periodi approssimativi riducono l’affidabilità del certificato.
- Aggiungi il timbro aziendale: rafforza il valore legale del documento.
- Conserva una copia firmata: sia cartacea che digitale, per eventuali future necessità.
Conclusioni
L’attestato di servizio è uno strumento essenziale in vari contesti, dal credito bancario alle procedure amministrative.
Un documento redatto con cura garantisce affidabilità e trasparenza, rafforzando la posizione del dipendente e tutelando l’azienda.
La precisione dei dati e la chiarezza nella compilazione fanno la differenza tra un certificato accettato e uno respinto.
Utilizzare un modello pronto e conforme ti permette di risparmiare tempo ed evitare errori che potrebbero compromettere pratiche importanti.
